30 agosto 2011

Questo matrimonio non s'ha da fare? (parte prima)

Ok. Posso farcela. Mi hanno solo colta di sorpresa, hanno provato ad affossarmi, stavano quasi per lanciarmi un maleficio ma ecco che sto cominciando a reagire. La Strega ce la può fare. La Strega ce la fa.
Hanno iniziato quelli della finanziaria, che hanno abolito tutte le festività non religiose. Che già lavorare al 25 aprile e al 1 maggio per meglio ingrassare le loro chiappone non sarà piacevole, ma se poi una poveretta aveva fissato per una di queste suddette festività la data del tanto sospirato sposalizio, ecco che il fatto diventa una tragedia. Chiesa scelta, ristorante prenotato, e ora che si fa? La gente deve lavorare, tutti a ingrassare le chiappone dei politiconi, quindi è ovvio che occorre spostare la data, ma chissà se si trova ancora posto. Alla fine il prode Apprendista con abili telefonate è riuscito a ottenere un’altra data. Un sabato, che dovrebbe rimanere dove sta almeno per un po'.
Abbiamo poi avuto la malaugurata idea di andare a vedere carte, buste e fiocchi per le partecipazioni. Stavamo per prendere un pacchetto di biglietti molto minimal chic quando ci siamo accorti che il prezzo non era per il pacchetto intero, era per un singolo minimal cartoncino.
Vado allora alla bottega solidale, pensando che se devo svenarmi almeno non sarà a tutto vantaggio della cartolaia ma che un intero villaggio del Bangladesh potrà vivere nell'opulenza grazie alle nostre partecipazioni di nozze. Ed è qui che mi propongono la carta ricavata dalla cacca di elefante. Ora. Io amo gli animali, e questo si sa. Sono anche poco schizzinosa. Non mi piacciono gli eccessi di ricercatezza. Eh, ma le partecipazioni di nozze fatte di merda però no, eh.