9 novembre 2010

Streghidee?

Non sono una Strega romantica. Neanche un po'.
E ora mi trovo parecchio in difficoltà nella gestione dell'evento romantico per eccellenza : il matrimonio. Sì, perchè qui a Casetta di Streghe siamo stufi di vivere nel peccato, noi ci vogliamo regolarizzare e anche Brodina e Pasticcia hanno bisogno di stabilità. E ce lo dici così, mi direte voi come già mi han detto le mie amiche. Sì che ve lo dico così: non sono appunto una Strega romantica.
Non voglio neanche sentir parlare di colombe, pizzi,  trine e baci alla sposa. E neanche Apprendista. Lui in realtà un po' romantico lo è, e subito ha proposto di fare una cosa intima, solo noi e i nostri genitori, magari andando un paio di giorni in qualche bel posto (romantico, di sicuro).
Il mio animo realista non ha potuto evitare un sussulto: i miei genitori insieme in uno spazio chiuso privo di giudici e avvocati non li vedo da oltre vent'anni. E ne faccio volentieri a meno anche per i prossimi venti.
E poi, con tutto il rispetto: io una giornata intera con i miei e suoi genitori non la considero propriamente uno spasso. Sarebbe una tale noia che quasi quasi ben vengano mia mamma e mio papà che si accapigliano davanti al prete e poi si lanciano i coltelli a pranzo.
Insomma: forse una festicciola con un po' di amici e buon vino mi piacerebbe anche, ma niente carrozzoni da circo per piacere!
Gli elementi da conciliare sarebbero:
- mia mamma e mio papà. Inconciliabili. Alla fine mio padre non ci sarà, come sempre.
- mia mamma e gli altri parenti. Inconciliabili. Alla fine gli altri parenti non ci saranno, e poco male.
- mia mamma e il resto del mondo: proverò a fare un incantesimo. O a drogarla pesante.
- le candistreghe. Ad una vera festa di famiglia non possono mancare, e infatti devono esserci.
- la suocera e le candistreghe, difficilmente conciliabili. C'è bisogno che vi dica chi sceglierei?
Streghidee?



22 ottobre 2010

Un buon sonno

La Strega sta in piedi davanti a un tavolo, dove ha radunato tutta una serie di oggetti e materiali eterogenei. Le Candistrega osservano con estremo interesse da sotto in su e persino Apprendista, che solleva di tanto in tanto lo sguardo dal piccì, non può fare a meno di incuriosirsi.
Sul tavolo si trovano una grossa scatola, un po’ di acqua, sassi, terra, foglie secche, carta colorata, un termometro, addobbi natalizi. La Strega sta in silenzio, concentrata, e osserva gli oggetti.
Un rituale per accogliere la nuova stagione, starà pensando qualche lettrice esperta, collega di stregonerie.
Starà per cucinare qualcosa? Si chiede Pasticcia fremendo d’impazienza.
Va bene tutto purché stiamo sempre insieme e non mi lasciate mai, mai, mai sola, pensa Brodina guardandomi con adorazione.
“E adesso che cavolo stai per combinare?” mi chiede invece Apprendista, dimostrando la sua consueta sfiducia verso tutte le mie iniziative.
“Preparo la cassetta per il letargo della nostra Tartaruga. Ormai dorme da due settimane, e il giardino d’inverno ghiaccia, quindi per lei è troppo freddo. La portiamo in cantina!”
“Ecco, ci mancava giusto il rettile in cantina. A cosa serve tutta quella roba?”
“Metto la terra nella scatola, così se vuole può scavare. Poi la ricopro di foglie. E i sassi sono per drenare…”
“Il termometro?”
“Deve stare tra i 5 e i 15 gradi. Così controlliamo…”
“L’acqua?”
“Ho letto che è bene umidificare un po' l’ambiente, se no si disidrata”
“Va bene. Ma il cartello NON DISTURBARE?”
“Insomma. Un minimo di rispetto per chi riposa…”
Apprendista sospira. “E questi cosa c’entrano?” chiede sollevando un Babbo Natale verde e rosso.
“Beh, lei il Natale lo passerà lì … giusto un pensiero gentile…”


18 ottobre 2010

Uomini

S: "Apprendista, senti ..."
S: "Ehi, Apprendista..."
S: "Apprendistaaaaaaa..."
A: "Adesso, no. Sto guardando la tele. C'è ... guarda, ci sono le previsioni del tempo. E' importante!"
S: "Guarda che quella lì è la tv svizzera..."

17 ottobre 2010

Donne

S: Apprendista, me lo regali il telefonino nuovo che mi piace tanto? ti prego ti prego ti prego...
A: Vediamo... Ti serve proprio?
S: Lo sai che il mio ormai funziona poco.
A: Beh, allora se vieni qui con me nel lettone ne possiamo parlare...
S: Per chi mi hai preso, non sono mica una zoccola! E comunque sia chiaro: PRIMA il telefonino e DOPO il lettone. 

5 ottobre 2010

Schifo, Schifezze ed Etica di Strega

Dilemma eticostregonesco: dire o non dire all’agricoltore tanto carino e scrupoloso che ha voluto offrirmi un salame perché gli dicessi (“ma siiiiinceramente, eh!”) se era buono che mi sono accorta che c’erano un po’ di vermetti?
E poi: dire o non dire a tutti i colleghi e le colleghe, a cui ho brillantemente offerto pane e salame a pranzo, dell’esistenza dei suddetti vermetti, considerando che oltre la metà del salume incriminato è ormai stata divorata?
Credo che aspetterò. Nel frattempo devo infiltrarmi in sala mensa di nascosto per insacchettare e buttare via tutto ciò che resta prima che qualcuno voglia far merenda. E intanto vedo come mi sento, e vi saprò dire se si può morire di schifo. Perchè non crederete mica che io mi tiri indietro quando c’è pane e salame per tutti, vero?



30 settembre 2010

A Mr. Braun

Caro Mr. Braun, sono una sua cliente da oltre quindici anni. Abituarmi al temibilissimo Silkepìl non è stata cosa facile ma credevo che il peggio fosse ormai passato. Recentemente ho acquistato un nuovo malefico apparecchio, 40 scintillanti impietose pinzette che occhieggiano cattive dietro la plastica colore pastello glitterato. Ho provato lo speciale accessorio "zone delicate", sapientemente revisionato. Le scrivo per augurare a lei e alla sua famiglia tutta la stessa indimenticabile sensazione.

22 settembre 2010

Di nuovo qui

Eccoci. Di nuovo tutti qui, nella Casetta. Di nuovo ufficio, spesa, giardinetti. C'è chi si prepara per il letargo, e chi deve ricominciare il corso pro-chiappatosta in palestra. E vorrei tanto fare cambio... 



29 luglio 2010

Vita di condominio

Al telefono con l'amministratore del condominio.
Strega: "Vorrei avere qualche informazione in più sulla lettera che abbiamo ricevuto a proposito dei cani... Sa, avendone due mi sento coinvolta e vorrei capire se il problema riguarda me"
Amministratore: "No, stia tranquilla signorina, se le proteste riguardassero lei la avrei chiamata direttamente. Semplicemente pare siano state trovate...ehm...sporcizie di cani nel giardino condominiale e quindi si invitano tutti i proprietari a fare più attenzione"
Strega: "Beh, allora sono tranquilla, i miei escono legati e di giorno sporcano solo il mio di giardino. Abbondantemente"
Amministratore: "E' sicura che non riescano a scappare dal giardino?"
Strega: "Non saprei da dove e comunque non li ho mai trovati fuori..."
Amministratore (ridacchiando): "Magari rientrano prima di lei..."
Strega: "Già, magari suonano i citofoni e poi scappano..."

14 luglio 2010

Della convivenza, delle differenze e di come trarne vantaggio

Sono ormai circa tre mesi che convivo con Apprendista, che  la popolazione e la metratura della Casetta sono significativamente aumentate. La vita quotidiana sembra uguale. In realtà è cambiato tutto...sebbene per l'anagrafe la questione fosse indubbia già da tempo, nella mia testolina era rimasta una vaga idea di essere ancora una ragazzetta. Quindi mi capita di stupirmi vedendomi in questa casa fatta come quelle "dei grandi", svegliandomi in compagnia anche se la sera prima non ho avuto un incontro romantico, aspettandolo la sera anche senza averlo invitato. Alla fine mi toccherà dar ragione all'anagrafe.
Ci sono poi tante piccole questioni pratiche, c'è la condivisione degli spazi con un maschio, aspetto per me del tutto nuovo. Credo che Apprendista sia ancora tra i migliori, che possono capitare. Epperò.
Le Candistrega lo hanno fatto fesso e in una settimana hanno definitivamente conquistato il divano.
Lascia le luci accese e poi pretende che io spenga il modem tutte le sere.
Non chiude il bagnoschiuma.
Compra la maionese in vasetto, che per me non dovrebbe neanche esistere.
Perde sempre le chiavi.
Ma pian piano comincio a conoscerlo, e conoscere una situazione è un buon punto di partenza per uscirne sana. Prendi ieri: dovevo nascondere il regalo per il suo compleanno, che ho chiuso dentro una grande valigia nuova, parte integrante del regalo stesso. Ero lì che mi scervellavo su dove occultare un oggetto di cotante dimensioni perchè non lo vedesse. Stavo quasi per portarla in cantina perchè in casa, pensavo, è impossibile che non la veda. Poi mi sono fermata e ho riflettuto. E' un maschio. Quella volta che ho cambiato il rivestimento del divano non se ne è accorto, e ci ha poggiato il posteriore come nulla fosse. E' un maschio. Passa senza guardare quello che non vuole vedere. Così ho preso il valigione, lo ho ficcato nell'armadio in bella vista mettendoci sopra appena una spruzzatina di ciò che meno di tutto vuole guardare: vestiti da riordinare.
Eccolo qui: ha aperto, si è cambiato, ha richiuso, ha riaperto... senza nulla vedere, neanche gli avessero lanciato un sortilegio.

7 luglio 2010

In ginocchio sui ceci

Io e Apprendista ce ne siamo andati al mare una settimana. Una meraviglia. Le Candistrega sono state spedite in città dalla mamma e, pur sentendo la mancanza dell’erbetta fresca sotto le zampe, se ne sono fatte una ragione assaporando ora un polipetto ripieno alle erbette provenzali, ora uno spaghettino asparagi e salmone, ora un consommé aromatizzato al tartufo. Dopotutto nella vita bisogna anche sapersi adattare.
Ma chi è stata veramente gran bene in questi giorni, bene come non stava da lungo tempo, è stata la Tartaruga. Via tutti. Niente bipedi che danno fastidio, niente musi pelosi attaccati al recinto a ricordarle quel terribile giorno. Solo erbette, cespugli, trifoglio e tarassaco a volontà. Sole, ombra e una pioggerella ogni tanto.
Poi siamo tornati tutti. E per lei è ricominciato l’incubo. Purtroppo mi sono accorta che un lembo del guscio, evidentemente rimasto danneggiato dal giorno dell’attacco, pian piano si stava staccando. Ho dovuto portarla dal dottore, e lui ha dovuto tirarglielo via. Non credo le abbia fatto tanto male, ormai era quasi tutto tessuto morto, ma sicuramente non le ha fatto nemmeno tanto bene. Ora non può più stare in giardino: finché non cicatrizza bene è meglio che stia in un posto pulito e che metta l’antibiotico. E comunque per un bel tratto del carapace le manca il bordo esterno, ormai questo è un fatto. Mi pare di vederle un’espressione offesa, oltraggiata, come di anziana e delicata signora cui dei ragazzacci abbiano giocato un brutto tiro. Mi sento tremendamente in colpa, sono talmente abituata ad essere dalla parte di quella che li salva, gli animali, che ora non riesco proprio a conviverci con questa Strega che ha portato a casa due creaturine sanissime e nel giro di una settimana si è ritrovata con una defunta e una invalida permanente. Posto che non so chi mai potrebbe volere una tartaruga così danneggiata, comunque mi chiedo se continuo a tenerla per egoismo o per un barlume di senso di responsabilità.
Pare che vivano cent’anni, speriamo che i prossimi novantanove vadano meglio.


16 giugno 2010

Un gioiello davvero per sempre


È estate, solo ora si comincia a dire di abbandono e di randagi, come se negli altri dieci mesi dell’anno il problema non esistesse. Come se il problema fossero solo le vacanze. Comunque, noi che abbiamo conosciuto la strada e il canile, non ne vogliamo nemmeno parlare.
Tanto chi ci legge sappiamo da che parte sta. E se per caso capitasse qualcuno che sta dalla parte sbagliata è meglio che se ne vada, noi qui lo schifiamo e non vogliamo che ci legga. La sua buia esistenza è già la sua punizione, ma probabilmente è talmente stupido e ignorante che non se ne rende nemmeno conto.
È agli altri che ci rivolgiamo: quelli che incontriamo ai giardinetti con i nostri amici, che si preoccupano di farli giocare, correre, che si vede che sono brave persone insomma. Ma che i loro cani non hanno la medaglietta.
Non è più obbligatoria, c’è il microchip, d’accordo. Ma se un canetto si allontana da solo, prima di trovarsi davanti a qualcuno che gli legge il microchip deve essere stato catturato e portato da un veterinario, o addirittura in un canile. Mille cose possono succedere prima che questo avvenga, lo sappiamo bene. Invece un bel cagnetto col suo collarino e la sua medaglietta si capisce subito che è di qualcuno. Leggere un numero di telefono e chiamare è roba di un attimo.
Coraggio, allora guardate sotto il muso dei vostri amici e decidete: meglio un modello un po’ retrò come il mio, con cuoricino e incisione svolazzante, o meglio la versione più geometrica di Pasticcia, con tondino e testo in stampatello?

Brodina

N.d.A: tutti quelli che volessero condividere questo mio pensiero sono autorizzati a copiaincollare


12 giugno 2010

Brodina e la Tartaruga (parte II)

Senza risparmiare né lavoro né denaro, avevo detto, a proposito del recinto. Ecco, tutto mi si può dire tranne che io non sia stata di parola. Del resto non avevo mica specificato di chi dovevano essere il lavoro e il denaro. Riassumendo:
- acquisto staccionata di legno, portina di accesso, supporti di metallo, chiavistello: 300 euro ed una mezza giornata (di Apprendista)
- assemblaggio staccionata, interramento supporti, taglio del legno a misura: 1 giornata (di Apprendista)
- montaggio portina e chiavistello: mezza giornata (di Apprendista)
- ricoprire tutto, seminare il trifoglio, disporre artisticamente edera intorno alla staccionata, posizionare una casetta con tanto di piscina all'interno del recinto: 1 oretta (mia)
- fissare una rete lungo tutta la staccionata, perchè mi è venuta la fissazione che le Candistrega potrebbero infilare il muso e prendersi un pezzettino del prezioso rettile: 3 ore (di Apprendista; il cui umore comincia a incupirsi)
- scavare un buco lungo tutta la staccionata per interrare un'altra rete, perchè mi è venuta la fissazione che qualcuno potrebbe scavare un tunnel: mezza giornata (di Apprendista; che decisamente non è di buona compagnia, a questo punto)
- scavare, mordere, strepitare, far casino e distruggere la rete, il trifoglio e tutte le mie belle edere: una giornata (di Brodina e Pasticcia)
- riparare e sostituire tutta la rete: mezza giornata (di Apprendista, come i 50 euro della rete nuova, ovviamente)
...
Nonostante i ripetuti malumori di Apprendista, alla fine ce l'abbiamo fatta: il recinto è carino, spazioso, con un bel tappeto di trifoglio e tante piante e erbe aromatiche profumate.
"Hai visto che bel posto, Tartaruga?" ho chiesto al mimetico esserino? La creatura mi ha guardata con occhietti cattivi, due fessure che trattenevano disprezzo. Poi si è voltata e, lenta ma risoluta, è entrata nella sua casetta. Sbam! credo abbia anche sbattuto la porta...
La verità è che la mia Tartaruga mi odia.




9 giugno 2010

Brodina e la Tartaruga (parte I)

Secondo me deve averci sentiti scherzare sul brodo di tartaruga. Non c'è altra spiegazione. Deve averci sentiti dire che è una prelibatezza, una rarità, che è vietato addirittura. Fatto sta che la soffice, biondissima, dolcissima Brodina si è trasformata in una feroce assassina. Aiutata dalla socia Pasticcia, ovviamente, che quando c'è da far casino non si tira mai indietro. Il fattaccio è successo mentre ero fuori a comprare le scarpe, e quando sono tornata ho trovato una scena davvero raccapricciante ad attendermi. Risparmio i dettagli.
Dopo le urla, gli strepiti, i mea culpa, dopo i veterinari, le cure, le veglie, gli scongiuri, alla fine il risultato è stato di un paziente morto e di un'altra ferita grave, ma guaribile nel giro di qualche settimana.
Appena tornata a casa la Tartaruga superstite è bastato uno sguardo alla coda e all'espressione di giubilo di Brodina per capire che avremmo dovuto mettere al sicuro lo sventurato rettile.
Gravata dal lutto recente e dai sensi di colpa per non aver saputo prevedere la disgrazia ho annunciato ad Apprendista che avremmo dovuto costruire un Signor Recinto per la superstite, degno di una TartaRegina, bello ma inespugnabile, solido e tranquillo, con tutti i comfort, senza risparmiare né in denaro né in lavoro.
E così è stato...


8 giugno 2010

Dove eravamo, dove siamo e quanti siamo


Eravamo nella nostra casetta, ovviamente. Noi tre:  io e le Candistrega. E postavamo e ce la spassavamo. Poi il nulla... niente più connessione, niente più voglia di scrivere, niente più piccì. Un tracollo.
Così son passati i mesi e ora ci ritroviamo in un'altra casetta, ma in fondo siamo anche nella nostra. In cinque. 
Per svelare l'arcano dirò che abbiamo preso possesso anche della casetta di fianco, che è stata unita all'altra per avere un po' più di spazio. Perchè ora Apprendista vive con noi (e farebbe quattro). Anche il giardino si è ingrandito, tanto che abbiamo invitato una coppia tartarughe ad abitarci (e farebbe sei). 
Purtroppo abbiamo scoperto troppo tardi una insospettabile vocazione delle Candistrega per la caccia alla tartaruga e così ora ne è rimasta una, giovane vedovella, chiusa in un recinto inespugnabile (appunto: cinque).

6 giugno 2010

Ritorno!


Ojosde sapo, patas de rana, que tengas suerte toda la semana! Alas demurciélago, cola de lombríz, que hoy y siempre seas muy feliz! Muelasde hipopótamo, cuernos de dragón, que nunca nadie hiera tu corazón!Dientes de culebra, huesos de chucho, nunca olvides que te quieromucho! Uñas de gato, plumas de gallina, Dios te libre de la gripe porcina! CONJURO Escobita, escobita, que cada año meponga más bonita; Sapo, sapito, que este año me vaya mejorcito ...

Di notte, in una Casetta ormai trasformata, raddoppiata, allungata, ripopolata, la Strega esce in giardino e a lume di candela riprende possesso di un piccì e di una connessione...

Vedremo cosa ne verrà.

28 gennaio 2010

Tremate...

Non vi siete mica liberati della Strega! La Casetta è sempre popolata di Creature e Mostrini, il materiale da post abbonda dalle nostre parti. Nel calderone rimestolo storie di temibilissime stagiste pazze, di riunioni condominiali in cui il mio sedere è stato argomento principe, vicende agricole ai confini della realtà conosciuta, saggi e profondi dialoghi canini...
Solo un evento magico si deve realizzare perchè la Strega torni tra voi: una rarissima congiuntura astrale che veda Marte, Venere, Saturno e pure il pianeta nano Plutone che cadono addosso alla stramalefica Tim che mi ha lanciato un sortilegio tale per cui la mia connessione funziona solo dal giardino e non dentro casa.