In pochi giorni, la risalita dal baratro e la riscossa. Bigliettini, fiocchetti, confettini, pizzi e cuoricini non mi fanno più paura. Li domino, li sbaraglio come niente. Fatevi pure sotto, commesse e sposine invasate del “giorno da favola”. Mi fate un baffo, ormai.
All’improvviso, la schiarita: mille piccole cose sono andate a posto nel modo più semplice possibile, erano già lì e semplicemente non le vedevo perché in questi mesi tutti quelli che mi dicevano “eh, no: è un matrimonio, deve essere speciale!” mi hanno creato una gran nebbia davanti agli occhi. E invece no: non deve essere tutto speciale, deve essere tutto CURATO!
All’improvviso, la schiarita: mille piccole cose sono andate a posto nel modo più semplice possibile, erano già lì e semplicemente non le vedevo perché in questi mesi tutti quelli che mi dicevano “eh, no: è un matrimonio, deve essere speciale!” mi hanno creato una gran nebbia davanti agli occhi. E invece no: non deve essere tutto speciale, deve essere tutto CURATO!
E io sono capacissima di curare ogni singolo dettaglio, anzi sono quasi una malata dei dettagli, sono al limite del disturbo ossessivo compulsivo, lo ho scritto anche qui nel blog in tempi non sospetti: tutto perfettamente in ordine, e in perfetto accostamento cromatico, pure. Oppure una “perfettina tritapalle”, come preferisce teneramente definirmi il mio futuro sposo.
Nei prossimi post, direttamente dalla mia tabella excel “wedding planning – spese e promemoria”, una descrizione di come sto affrontando ogni singola incombenza, nella speranza che potrà essere utile a qualche futura lettrice in difficoltà.
sono curiosa, scrivici presto!
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