18 febbraio 2011

Ce la faremo. Ma sarà molto molto complicato.

Strega e Apprendista sul divano. Alla TV “Romanzo Criminale”, serie sulla banda della Magliana che in questi mesi sta appassionando Apprendista e Pasticcia e che quindi io e Brodina siamo costrette a vedere. Tutta. Più e più volte perché abbiamo scaricato le puntate. Tutte.
Per evadere cinque minuti dall’ambientino di rapine, spaccio, omicidi e sequestri che si è venuto a creare nel nostro salotto provo a parlargli delle nostre future nozze.
Mi sto informando bene, comincio. Ma lo sai che dovremo pensare a robe assurde, tipo ai nomi da dare ai tavoli in modo che la gente li riconosca e si sieda al posto giusto? Io mi metto al tavolo con le mie amiche, tu con chi vai?
I nomi ai tavoli? E che nome si può dare a un tavolo?
Ho letto che bisogna dare dei nomi che riprendano il tema del matrimonio, qualcosa che ci piace. Non so, nomi di fiori, frutta, animali…
Apprendista esulta: “Er Dandi”, “Er Libanese”, “Er Freddo”, “Er Capece” …
Ecco. Peccato che i centrotavola di cocaina sarebbero troppo costosi sennò potremmo pensarci sul serio.

9 febbraio 2011

Di religione e di politica

Ma allora siamo sicuri in Chiesa? Mi chiedeva Apprendista qualche giorno fa.
Beh, molti preferiscono sposarsi in Chiesa. Io e Apprendista abbiamo fior di amici mangiapreti che se vedono un crocefisso reagiscono vomitando verde come nell’esorcista e che però non hanno voluto rinunciare alla suggestiva ambientazione. O che non hanno avuto il coraggio di deludere nonna, già seduta in prima fila a sgranare il rosario per quella nipote che ormai aveva passato i trenta e solo un miracolo della Madonna degli Impossibili ha fatto sì che non restasse zitella.
Ecco io purtroppo la nonna non ce l’ho più e comunque, pur essendo la mia una nonna tradizionale, credo che per me e mia cugina le sia sempre premuto più che altro che raggiungessimo l’indipendenza economica. Si vede che è rimasta traumatizzata dal divorzio della mia mamma. Mia madre dal canto suo, pur non essendo per nulla tradizionale, sostiene che tutte quelle pagliacciate di carrozze, navate, castelli e veli bianchi dovrebbero essere riservate alle principesse di comprovata illibatezza. Sarà anche lei traumatizzata dal divorzio.
Io in Chiesa ci vado quasi tutte le domeniche, non condivido tutto ciò che mi viene detto ma comunque mi sembra di trarne sempre qualcosa di buono e rigenerante. Apprendista è un po’ meno costante, ma qualche volta mi accompagna. Non siamo illibati, su questo devo essere sincera.
E se non in Chiesa dove? Gli chiedo io. In municipio? Qui al paesello?
Ci guardiamo, e in un attimo abbiamo preso la decisione.
Il fatto è che qui abbiamo un sindaco leghista. Che per qualche giorno ha anche spopolato nei tiggì nazionali grazie ad una delle notevolissime iniziative leghiste, di quelle che riescono a portare i cinque minuti di notorietà anche ai paeselli sperduti come il nostro.
Se ci trovassimo a sposarci davanti a quel sindaco gli sputeremmo. Verde, come nell’esorcista e come la sua cravatta.

4 febbraio 2011

Il colmo per un amministratore di condominio?

Pronto Signor Amministratore… un vicino mi ha detto che domani ci sarà una riunione di condominio.  Come mai io non ho ricevuto l’avviso?
Non ha ricevuto la raccomandata? Mi sembra strano… aspetti che verifico. Lei è La Strega di Condominio di Streghe via dei Mostri angolo via dei Folletti?
Beh, sì, sarebbe via dei Folletti 77…
Ah! Ecco. Allora abbiamo sbagliato l’indirizzo.