29 novembre 2011

Nessun titolo gli renderebbe giustizia...

Apprendista: "Strega, dovresti comprare uno di quei bei cosi di plastica per metterci il pane"
Strega: "bel coso di plastica è un ossimoro"
Apprendista: "Strega, dovresti comprare un bell'ossimoro di plastica per metterci il pane"

23 novembre 2011

Oggi vi mando tutti qui:

http://natividad-blog.blogspot.com/2011/11/diciamo-tutti-basta-alle-pellicce.html

Perchè anch'io ho notato quest'anno nelle vetrine un imperversare di bordi, colletti, stivali e borse di pelo. Non mi permetto di fare prediche, proprio io che vivo nelle contraddizioni... Io che con gli allevamenti ci lavoro, che nei macelli ci vado, e che a diventare vegana per ora proprio non ce la faccio. Non riesco a pensare di rinunciare alla mozzarella sulla pizza.
Però almeno ci vorrebbe consapevolezza: quando mangio un pezzo di formaggio o una fetta di prosciutto io ce l'ho bene in mente la faccia di un animale che viene ucciso. Il sangue, il rumore, i visceri, la forza fisica che ci vuole per spaccare una carcassa in due.
E alla fine succede che di formaggio e prosciutto ne sto consumando meno, e almeno al bordo di pelliccia non cedo. Ecco, a volte ho la sensazione che la gente, tanto abituata a trovarsi di fronte ai "prodotti finiti", semplicemente non si ricordi più da dove arrivano.
Dietro a quasi tutto c'è lo sfruttamento e la sofferenza degli animali: dietro agli ortaggi ci sono gli animali su cui devono essere testati i fitofarmaci, dietro alla lana c'è l'allevamento delle pecore (realtà che non conosco affatto, ma per esperienza so che quando un animale è solo un mezzo per produrre reddito tanto bene non se la passa, poco importa se per produrre deve essere ucciso in maniera diretta o no), dietro ai piumini ci sono le oche a cui le piume vengono strappate. L'importante è rendersene conto, poi ciascuno può decidere se preferisce rinunciare a qualcosa.
Io alla borsa di pelo rinuncerò senza sforzo alcuno.




22 novembre 2011

Del perchè potremmo divorziare presto, ma anche no

Io sono una maniaca ossessiva compulsiva. Di quelle che controllano la stessa cosa ventisette volte, e ancora non stanno tranquille. Sono fissata con l'ordine, e più precisamente con quell'ordine che io ho deciso che le cose debbano avere. Non mi basta che tre barattoli siano in fila perfettamente allineati: se ho deciso che devono essere in fila perfettamente allineati in base all'ordine alfabetico del loro contenuto sono capace di alzarmi dal letto all'una di notte per verificare che così siano.
Soprattutto sono ossessionata dai colori. I miei vestiti nella cabina armadio sono rigorosamente catalogati per appartenenza cromatica e sfumatura. Il pigiama lo devo coordinare al piumone. Le pantofole al pigiama e i calzini alle pantofole. Insomma non sono una personcina facile, diciamocelo.
Ma neanche Apprendista lo è, facile. Lui è il Casinaro Fatto Uomo, lui quando accende una luce non la spegne, quando apre un'anta non la chiude, quando si toglie una scarpa in mezzo al salotto e una in cucina lì le lascia fino alla fine dei tempi. Lui tiene la sua cabina armadio in uno stato tale che una volta che ci sono entrata poi sono corsa a controllare il mio portagioie, convinta che fossero arrivati i ladri in casa. Da allora non ci vado più.
Quindi sì, spesso il clima è teso, gli insulti e i "malefizi" volano. E potremmo divorziare ben presto, a logica. Ma anche no, perché uno come lui non entra mai nel merito del perché ho deciso che il sale deve stare a destra e lo zucchero a sinistra. Sbuffando andrà a riprenderlo dal bagno dove lo ha dimenticato (sì, sì: lui come niente ti lascia lo zucchero in bagno) e lo mette dove ho deciso io. E se domani dovessi fissarmi che lo zucchero deve stare in bagno, per lui è uguale, non fa una piega.
E poi, anche se non capisce, partecipa. Per esempio ieri, quando la commessa mi ha proposto di comprare gli impermeabilini per le Candistrega di due colori diversi lui la ha stroncata: "no, guardi, questo non è proprio pensabile. Loro si vestono sempre uguali. Non solo i cani proprio tutte e tre, intendo..."


9 novembre 2011

Lo fanno apposta

Le Candistrega dormono insieme, che è una gioia vederle. Si svegliano insieme. Mangiano insieme. E allora perchè, io mi chiedo perchè, quando usciamo a passeggio fanno la fila come due inglesi per annusare tutte le puzze in cui vogliono ficcare i loro nasi? Prima annusa Pasticcia, con calma. Guarda Brodina "Ehi, senti un po' qua che bella puzzetta che c'è". Allora, sempre con calma, si avvicina anche Brodina. "ehi, ma è fantastica! che puzzetta sfiziosa!"; e mi guarda, pacifica e scodinzolante. "No, grazie. Io passo il turno". Allora torna alla carica Pasticcia, che su una puzzetta così decide che proprio deve farci pipì. Atteso il suo turno, finalmente anche Brodina con grazia lascia una traccia del suo passaggio. Risultato della procedura tutta: dieci metri di strada in sei minuti e trenta circa, Strega in ufficio in ritardo.