E' strano che proprio io che ho dichiarato fin dall’inizio che del “gran giorno” non me ne fregava proprio niente in realtà me la stia davvero spassando ad organizzare sta cosa dello sposalizio.
O forse la verità è che me la sto spassando proprio perché non ho nessuna pretesa di tirare insieme l’evento del secolo, né tanto meno di “coronare un sogno” o altre sbrodolate di zucchero che si sentono in giro.
Però se ci penso ci sono già tanti bei ricordi che ho, e che mi dispiace non avere immortalato, in qualche modo. La domenica di un anno fa, quando ci siamo appostati fuori dalla chiesa per presentarci al prete. Il corso dei fidanzati, con pizzata e pastasciuttata tutti insieme.
La serata passata in cucina a mettere il nastrino alle partecipazioni.
Le mie amiche che mi hanno accompagnata a fare shopping prematrimoniale.
Soprattutto, la prova del menù al ristorante: che siccome nevicava forte ci siamo messi gli stivaloni e ci siamo andati a piedi, per un sentierino, portandoci anche le Candistrega. Siamo arrivati completamente bianchi, tutti e quattro. E io e Apprendista abbiamo mangiato e bevuto all’impossibile, tanto al peggio sulla strada del ritorno potevamo solo ruzzolare nella neve.
Ecco, comincio a pensare che le cose bella da ricordare di un matrimonio dovrebbero essere queste, che non ha senso ricoprire di enormi aspettative un giorno solo. Un giorno solo non ce la può fare.