11 novembre 2009

Turpiloquio

Come ho accennato qualche tempo fa, io non amo le parolacce. Soprattutto in bocca alle donne. In effetti questa è una delle rarissime questioni in merito alle quali mi pongo con più indulgenza nei confronti degli uomini. Anzi, molto probabilmente è l'unica. Comunque: anche a me scappano, non crediate. Mi scappano soprattutto quando sono sola, quando sto facendo qualche lavoro, manuale o di concetto, che mi crea difficoltà. Raramente mi rivolgo in modo infuocato alle persone, molto più spesso articolo insulti verso oggetti inanimati o concetti astratti.  All'occorrenza me la prendo con il "problema", si tratti di una vite, di un testo che non capisco o di un computer che fa le bizze, con insulti estremamente elaborati. Non so come mi vengano. "Tua mamma e tua sorella e le puttane tutte delle tue parenti", declamo alla tabella excel. "Stronzo malcagato da uno stronzo stitico" allittero contro il cassetto incastrato. "E allora fottiti, fottiti ora e sempre per l'eternità tutta" auspico al vasetto che non ha voluto aprirsi.
E voi? Come vi abbandonate al turpiloquio?



10 commenti:

  1. :DDDDD
    mi piace molto questo thread, anche perché io sono, secondo la definizione della mia professoressa del ginnasio, un coprolalico. cioé non è che tutto cacca cacca cacca, però piace anche a me, abbandonarmi in catene di insulti ramificati. a proposito di stronzo, per esempio, mi trovo spesso ad usarne uno coniato da un mio amico: "stronzo cacato per forza di cose". ora, stronzo cacato per forza, si usa, a Roma; l'aggiunta della postilla "di cose" me lo rende ancora più esistenziale e fatalista. me fa ride.
    ne ho molte altre, ma mi fermo qui e lascio spazio agli altri, come dicono per radio:)

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  2. Vuoi un torpiloquio? per le palle di fra Giulio incatramate e appese al laccio. Non so dove ho sentito sta roba ma mi viene spontanea dirla spesso.Ciao

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  3. Mi abbandono raramente alla parolaccia ed in genere lo faccio anch'io quando sono solo e alle prese con qualche lavoro di concetto: tipo aprire il famigerato vasetto che tu stai lì tre ore, arriva tua sorella e lo apre in un secondo. Chiaro, tu avevi già indebolito la sua resistenza.

    Mi capita invece di sbottare con un'espressione volgare tipica della mia città, quando sono in auto e qualcuno fa il cretino per strada, mi viene fuori e non me ne accorgo neppure.

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  4. Vix: già. basta quella parolina in più e anche la parolaccia diventa arte!
    Mariacristina: originale! complimenti!
    Taglia: daaaaaaaaaaaaaaiiiiiii, dicci com'è...........

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  5. Io non ne dico molte, di parolacce. Diciamo, le solite due intramontabili (Str.... e ca...) e ritengo che non ci sia nulla di male nel dirle. Certo, non è una cosa elegante da sentire, ma penso che se uno dice le cose con "stile" e non in maniera evidentemente rozza e volgare, beh, in tal caso si può dire qualsiasi cosa, persino una parolaccia!

    Bel blog! ;-)

    Ahhh, io ammetto che non mi riconosco indulgente nei confronti degli uomini in nessun frangente!

    ;-)

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  6. Fantastico il tuo turpiloquio!! :)
    Io purtroppo o per fortuna sono una che, linguisticamente, "prende su" dall'ambiente: infatti, non ho un accento mio, né un dialetto ben definito, perché al mio idioma mescolo quelli degli ambienti che frequento.
    Per dire, al lavoro sono costantemente gomito a gomito con persone abruzzesi, romane, molisane, e finisce che al mio accento si mescoli il loro. E questo per me è bello, perché mi piace il melting pot, la mescolanza, è interessante.
    Quello che mi fa dire "purtroppo" è che lavorando con un capo che dice "ca22o" ogni 2 parole e con ragazzi giovani e non proprio finissimi, prendo su pure il turpiloquio, e dico molte più parolacce ora, e mi capita di usarle ogni tanto anche come intercalare, mentre una volta le usavo solo quando ero arrabbiata o comunque in situazioni particolari o di stress.
    Questo mi scoccia assai, cassius!

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  7. dunque:
    - perdindirindina
    - accidentolina
    - pofferbacco

    (no eh?)

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  8. Silvia: diciamo che dipende dalle stuazioni, dai!
    Acrimonia: non è che lavori da me? che anche qui tra i porconi dei colleghi e quelli degli "agricoli" non è che sembri proprio il ballo delle debuttanti ...
    Mich: vengo lì??????

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  9. in quanto toscana, livornese (la peggior specie quando si tratta di parolacce) è una cosa di cui non posso fare a meno. lo so che è brutto per una donna, ma da me si sente di peggio e io sono una delle più fini, il che è non poco consolante!

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  10. bè, anch'io dico parolacce, ma la fa da padrone PURTROPPO la parolina "ca...o"!
    Pensa che quando abitavo ancora con i miei non la dicevo MAI! Anche solo pensarla mi faceva diventare rossa... adesso invece "volano caxxi" da tutte le parti!!! :*DDDD

    Sei fantastica!
    Un bacione!

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